Intervento di riduzione del seno
La mastoplastica riduttiva, letteralmente, riduzione del volume delle mammelle di dimensioni eccessivamente grandi con conseguente rimodellamento nei nuovi volumi, è richiesta non solo per motivi psicologici (estetici) ma anche per ragioni, diremo ortopediche.
Ci sono giovani pazienti afflitte dal problema di mammelle talmente ipertrofiche (si parla di ipertrofia cosiddetta verginale) che sin dalla pubertà necessitano di taglie di reggiseno talmente extra da soffrire di limitazioni non tanto nel vestire e non solo di natura estetica ma anche nella postura corretta e nell'esercizio dello sport.
Quando le mammelle sono di dimensioni eccessive sono anche per forza ptosiche, dato il peso eccessivo e possono nei casi limite comportare anche irritazioni cutanee a livello dei solchi inframammari.
E' bene sapere che quando una ipertrofia mammaria supera certi volumi ed entra nell'ambito della gigantomastia, la sua "terapia", la mastoplastica riduttiva, è a "carico" del Sistema Sanitario Nazionale.
Il peso psicologico delle mammelle eccessivamente pesanti è tale che il desiderio di liberarsi di tale peso da parte delle pazienti con tale problema, con una mastoplastica riduttiva, supera il desiderio del recupero estetico e di fatto fa minimizzare l'impatto con gli esiti cicatriziali che nella mastoplastica riduttiva sono molto importanti. La prospettiva di cicatrici di grandi dimensioni come esito della mastoplastica riduttiva non dissuadono tali pazienti dalla volontà di sottoporsi all'intervento di mastoplastica riduttiva.
Mastoplastica riduttiva tecniche
La mastoplastica riduttiva dal punto di vista tecnico percorre gli stessi itinerari della mastopessi: dopo l'asportazione del volume programmato (per passare da una sesta misura ad un terza misura ad esempio, ecc) l'intervento di mastoplastica riduttiva è assimilabile all'intervento di mastopessi.
Le variazioni tecniche nel primo step, che è quello della riduzione del volume, dipendono dalle modalità con le quali si asporta il tessuto in eccesso.
Ci sono tecniche cosiddette a peduncolo superiore, in quanto il tessuto asportato si colloca principalmente al polo inferiore, e all'opposto, tecniche di mastoplastica riduttiva a peduncolo inferiore, in quanto il tessuto asportato si colloca soprattutto a livello dei poli superiori.
Altre tecniche si definiscono a peduncolo centrale ecc (il peduncolo corrisponde alla parte non "toccata" dalla chirurgia, che si conserva integra con i suoi apporti vascolari per garantire la vitalità di tutta la mammella).
Mastoplastica riduttiva cicatrici
è bene sapere (ed è anche intuitivo) che le cicatrici chirurgiche esito di una mastoplastica riduttiva sono tra le più estese, assieme alla mastopessi e all'addominoplastica, nell' ambito della chirurgia estetica.
Anche la qualità delle cicatrici della mastoplastica riduttiva non è mai di primo acchito eccellente, e questo per il fatto che le cicatrici chirurgiche, nei casi (come nella mastoplastica riduttiva) nei quali sono queste sono soggette a una certa tensione che devono subire per il peso dei tessuti da contenere, tendono a diastasarsi.
Mastoplastica riduttiva pianificazione dell'intervento
L'aspetto fondamentale nella pianificazione di una mastoplastica riduttiva è la valutazione del volume da rimuovere e del nuovo volume da ottenere.
Anche se le pazienti che sono afflitte dal peso di mammelle giganti vorrebbero in un colpo liberarsi delle loro mammelle in toto con una mastoplastica riduttiva radicale, è opportuno far riflettere tali pazienti non solo sull' opportunità di raggiungere un volume delle mammelle consono con le esigenze del fisico in esame e dell'essere donna in generale, ma anche sul fatto che l'entità delle cicatrici dipende anche dalla percentuale di volume rimosso: a maggiori volumi asportati corrispondono cicatrici più estese.
Particolare attenzione deve essere prestata alle pazienti in notevole sovrappeso.
Sarà prudente che queste pazienti perdano una adeguata percentuale di peso prima della mastoplastica riduttiva affinché il risultato della mastoplastica riduttiva non venga vanificato da un forte dimagrimento posteriore all’intervento di mastoplastica riduttiva con la conseguente ptosi delle mammelle.
Mastoplastica riduttiva preparazione all'intervento
La mastoplastica riduttiva è un intervento invasivo e dal punto di vista del paziente abbastanza impegnativo. Lo stato di salute delle pazienti candidate alla mastoplastica riduttiva va valutato meticolosamente. Se si tratta di una paziente diabetica, va valutato il suo stato di "compenso". Se si tratta di una grande fumatrice, va persuasa a ridurre almeno il numero di sigarette fumate a meno di dieci al giorno, per almeno un mese prima della data di programmazione dell'intervento.
Vanno rilevati tutti i parametri di funzionalità di organi e apparati (esami del sangue pre operatori, indagini strumentali sul parenchima mammario ecc). Se la paziente è in notevole sovrappeso andrà valutata l'opportunità di una dieta preoperatoria.
Mastoplastica additiva post operatorio
La mastoplastica additiva si esegue in anestesia generale, può richiedere il ricovero anche della notte e solitamente comporta il posizionamento intra operatorio di drenaggi (tubicini che consentono la fuoriuscita di sangue). I drenaggi solitamente vengono rimossi il giorno successivo all'intervento e questa potrebbe essere una ragione per prolungare la degenza anche la notte.
Mastoplastica riduttiva tempi di recupero
Possono esserci ritardi di guarigione delle ferite chirurgiche che non devono allarmare ma che possono costringere il paziente a qualche accesso in più all'ambulatorio chirurgico per il rinnovo di qualche medicazione in aggiunta a quelle previste di routine. In linea di massima possiamo considerare una decina di giorni per vedere il paziente operato di mastoplastica riduttiva, libero da garze e da cerotti, protetto solo da un reggiseno di tessuto elasticizzato, sul tipo dei reggiseni sportivi, con funzione contenitiva.
Per riprendere tutte le normali attività, ivi comprese le attività sportive possiamo considerare circa un mese dopo l'intervento di mastoplastica riduttiva.
Mastoplastica riduttiva cicatrici
Le cicatrici conseguenti a un intervento di mastoplastica riduttiva sono generalmente in numero di tre:
avremo le imprescindibili (presenti in tutte le tecniche) cicatrici periareolari (che seguono il contorno delle areole), avremo una cicatrice verticale che decorre dall’areola al solco sottomammario e avremo (tranne che in alcune tecniche che la evitano) una cicatrice collocata nel solco sottomammario.
La cicatrice verticale unitamente alla cicatrice orizzontale (quella collocata nel solco) formano la nota lettera T rovesciata.
Inizialmente le cicatrici appaiono vistosamente in quanto si presentano di un colore rosso vivo. In seguito, come accade per tutte le cicatrici, inizieranno a sbiancarsi e a divenire meno appariscenti.
Le cicatrici di una mastoplastica riduttiva come tutte le cicatrici chirurgiche subiscono un'evoluzione e una involuzione che dura circa un anno. in tale periodo è possibile intervenire per contrastare una evoluzione patologica delle cicatrici, con sostanze farmacologicamente attive e con presidi elastocompressivi.
Mastoplastica riduttiva rischi e complicazioni
Le necrosi cutanee derivate da eccessiva invasività chirurgica sono le conseguenze più temute di una mastoplastica riduttiva importante, specie per quanto riguarda la vitalità dei complessi areolari.
Altri rischi sono le asimmetrie di volume e le asimmetrie di posizione delle areole. In linea di massima possiamo dire che con un intervento di ritocco è sempre possibile rimediare a qualche difetto di "costruzione" del primo intervento.
Mastoplastica riduttiva e impianto protesi
Quando nel contesto di una mastoplastica riduttiva si effettua anche un impianto di protesi mammaria, sembrerebbe una incongruenza: togliere e mettere, insieme: perchè?
Considerando una mammella ipertrofica come appare dopo l'asportazione di un certo volume, come dopo l'avvenuta mastoplastica riduttiva, al tempo della semplice asportazione di tessuto eccedente, ci possiamo rendere conto di trovarci di fronte a dei poli superiori un po' svuotati, qunado è risaputo che le pazienti protendono per mammelle dai poli superiori ben proiettati.
Per proiettare maggiormente i poli superiori è indicato adottare la soluzione dell'impianto protesi anche nel contesto di una mastoplastica riduttiva, protesi che hanno una tenuta maggiore rispetto al tessuto ghiandolare lasciato in sede in via alternativa, a partità di volume programmato. Come dire che potrebbe essere una valida scelta estetica quella di sostituire del volume mammario rimosso in più, rispetto al conto aritmetico della quantità di tessuto da sottrarre per raggiungere il risultato desiderato in termini di volume finale, con un volume protesico pari al volume sottratto in più, per ottenere un risultato diverso, non in termini volume (che sarà identico) ma in termini estetici cioè di proiezione.
In questi casi con l'opzione di integrazione protesica alla mastoplastica riduttiva, si opera la riduzione di volume, soprattutto a livello dei poli inferiori con la tecnica cosiddetta di mastoplastica riduttiva a peduncolo superiore mentre vengono "rimpolpati" i poli superiori con l’impianto di protesi mammarie, con l'obbiettivo di ottenere mammelle con poli superiori ben pronunciati anzichè svuotati.
Mastoplastica riduttiva durata del risultato
La durata di ciascun intervento di chirurgia estetica dipende da svariati fattori. come la dieta, le abitudini di vita, la dedizione al fumo, all'alcool, la pratica sportiva, fattori costituzionali ecc.
In linea di massima possiamo affermare che una mastoplastica riduttiva che comporti un volume relativamente ridotto delle nuove mammelle (terza misura) avrà una durata significativa (almeno una decina d'anni), dopodiché a seconda anche delle esigenze individuali potrà essere preso in considerazione qualche intervento di "recupero" di un'estetica ancora bisognosa di "aiuti".
Mastoplastica riduttiva FAQ
La mastoplastica riduttiva è un intervento chirurgico che mira a ridurre il volume e migliorare la forma del seno, alleviando il disagio fisico e psicologico associato a un seno troppo grande.
La candidatura dipende da diversi fattori, tra cui la salute generale, le aspettative realistiche e il disagio fisico causato dalle dimensioni del seno.
Il periodo di recupero varia, ma in genere i pazienti possono riprendere le attività quotidiane entro qualche settimana. L'attività fisica intensa potrebbe richiedere più tempo.
Come con qualsiasi intervento chirurgico, ci sono rischi potenziali, tra cui infezioni, cicatrici anomale e cambiamenti nella sensibilità del seno.
L'allattamento potrebbe essere possibile dopo l'intervento, ma è importante discutere delle implicazioni con il chirurgo in anticipo.
La scelta delle dimensioni avviene in collaborazione con il chirurgo, considerando le proporzioni del corpo e le preferenze della paziente.
I risultati della mastoplastica riduttiva sono generalmente duraturi, ma fattori come l'invecchiamento e le variazioni di peso possono influenzare nel tempo l'aspetto del seno.
Il chirurgo fornirà indicazioni su come prendersi cura delle cicatrici per ottimizzare la guarigione e ridurre al minimo la loro visibilità.
I costi possono variare in base a diversi fattori, tra cui la regione geografica, l'esperienza del chirurgo e le specifiche del intervento. La discussione aperta dei costi è fondamentale durante la consulenza iniziale.