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Ultimi messaggi
11 discussioni,
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11 giugno 2013 09.11
Le protesi non implicano maggiori controlli di quanto una donna debba farne per la sua condizione di donna. Le protesi non durano tutta la vita. Si concorda una durata media di una decina d'anni. Dopo di che non è automatico il doverele sostituire. Dipende dai riscontri degli esami di routine che ogni donna fa al suo seno e che possono evidenziare la rottura di una protesi ed eventualmente dipende dalle condizioni cliniche ( se la paziente portatrice di protesi avverte qualche cambiamento dentro il suo seno. Sarà il suo medico o il suo chirurgo a consigliata in merito
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gessy
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11 giugno 2013 08.56
Sono una donna di 32 anni,11 anni fa ho fatto la mastopl.al seno, ora ho una bimba e allatto senza problemi.E' necessario fare dei controlli al seno?Dopo quanti anni devo cambiare le protesi?E' indispensabile?Grazie
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rosa
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06 giugno 2013 09.25
e molto gentili ma non posso permettermi la mia situoazione finanziaria non e delle migliori lei puo'consigliarmi qualche ospedale che mette anche in lista di attesa senza pagare no nulla ma qualcosa di poco no somme come 4000 o 5000 nn posso permettermi grazie a tutti
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rosa
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06 giugno 2013 09.25
e molto gentili ma non posso permettermi la mia situoazione finanziaria non e delle migliori lei puo'consigliarmi qualche ospedale che mette anche in lista di attesa senza pagare no nulla ma qualcosa di poco no somme come 4000 o 5000 nn posso permettermi grazie a tutti
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rosa
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06 giugno 2013 09.21
scusatemi vorrei sapere dove si possono fare operazioni al seno gratis anche mettendo il lista di attesa,dottore la ringrazio tanto per avermi dato una risposta
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8 messaggi ![]() |
05 giugno 2013 16.10
Gent.ma Rosa, l'intervento che lei chiede viene denominato "Mastoplastica riduttiva". qui in seguito aggiungo il mio "Protocollo informativo sull'intervento di Mastoplastica Riduttiva". Lo legga con attenzione e poi se desidera mi chiami al mio No. Cell. 349-355.98.54 e le do tutte le informazioni riguardanti i costi e tutto il resto.
Protocollo informativo su: MASTOPLASTICA RIDUTTIVA E MASTOPESSI La Mastoplastica riduttiva è l'intervento volto a ridurre il volume di un seno eccessivamente sviluppato e pendulo La Mastopessi è l'intervento che solleva e rimodella un seno cadente (ptosi). La differenza nei due casi è che nella Mastoplastica riduttiva è prevalente l'asportazione del tessuto ghiandolare e grassoso, nella Mastopessi invece è prevalente l'asportazione cutanea con poca o nessun'asportazione di tessuto ghiandolare. In ambedue i casi si danno una nuova forma e dimensione al seno che è sollevato in alto proporzionato al fisico della paziente. All'intervento residuano tuttavia delle cicatrici cutanee inevitabili, di diversa estensione secondo l'entità del difetto e della tecnica impiegata, queste costituiscono un esito finale dell'intervento. Nella correzione di un piccolo seno si avranno cicatrici più ridotte che in un seno di notevole volume o estremamente flaccido e ptosico.. Le tecniche moderne di mastoplastica possono realizzarsi con un unica cicatrice periareolare circolare, con una cicatrice verticale, con una cicatrice ad "L" oppure con una cicatrice a "T' rovesciata. La scelta della tecnica e la conseguente cicatrice sono legati chiaramente alla discrezione del chirurgo, alla sua abilità ed alle condizioni anatomico - fisio - patologiche del seno. Se eseguite correttamente e su pazienti con normale reazione cicatriziale, le cicatrici diventano poco o pressoché invisibili in un anno circa. L'eventuale persistenza delle medesime può comportare una correzione chirurgica successiva fermo restando che la qualità delle cicatrici è legata a fattori diversi tra cui in particolare la reattività personale. NOTE PER L'INTERVENTO L'intervento è eseguito in anestesia generale previa esecuzione di tutti gli esami preanestesiologici che sono richiesti prima dell'intervento. La paziente si presenta all'intervento a digiuno da almeno 6-8 ore. È opportuno non programmare l'intervento per l'epoca del flusso mestruale, anche se tale condizione può non essere preclusiva dello stesso. Sospendere l'assunzione di medicinali contenenti Acido Acetilsalicilico (es. Aspirina Ascriptin, , Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc.) almeno IO giorni prima dell'intervento. Almeno una settimana prima dell'intervento ridurre il fumo a non più di tre sigarette al dl. Informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con qualsiasi farmaco. L'omissione dell'informazione può compromettere l'esito dell'intervento! Segnalare immediatamente l'insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle. Alla vigilia dell'intervento praticare un accurato bagno di pulizia completo; depilarsi le ascelle, rimuovere eventuale smalto delle unghie delle mani, indossare un indumento completamente apribile sul davanti, con maniche non troppo strette. La degenza sarà in media da 24 a 48 ore. La paziente potrà riprendere già dopo 3-4 giorni la propria attività, senza tuttavia eseguire sforzi fisici particolari con le braccia e dovrà tornare per controlli ambulatoriali periodici prescritti dal chirurgo. BENEFICI DELL'INTERVENTO Il risultato è generalmente soddisfacente, a volte superiore alle attese. Il volume del seno viene in genere concertato con la paziente. Eventuali smagliature cutanee saranno ridotte di numero per effetto dell'asportazione di cute e migliorate per effetto della tensione del seno rimodellato. La funzione dell'allattamento generalmente permane, dopo un'eventuale gravidanza si potrebbe rendere necessario un eventuale ritocco del seno. EVENTUALI CAUSE DI INSODDISFAZIONI Si può a volte essere insoddisfatti per il volume de seno più per un'incomprensione tra paziente e chirurgo perciò è bene chiarirsi prima dell'intervento. La sensibilità dell'areola e del capezzolo generalmente non cambia, in alcuni casi può essere ridotta parzialmente e per un periodo variabile di giorni o mesi con recupero successivo, raramente in modo definitivo. Possono talvolta verificarsi alterazioni della colorazione dell'areola (discromie); tale alterazione può essere transitoria o permanente, nel qual caso potrà essere corretta con l'effettuazione di un piccolo tatuaggio. Rare sono le infezioni postoperatorie conseguenti spesso ad una raccolta di sangue, ancora più rare sono le sofferenze circolatorie cutanee o dell'areola che richiedono di una correzione successiva. L'esito cicatriziale come si è detto in precedenza è legato a tre fattori fondamentali: L'abilità del chirurgo, l'entità dell'inestetismo del seno e la reazione individuale. In genere a distanza di un anno le cicatrici sono esteticamente accettabili, spesso quasi scomparse, in caso meno positivo possono essere corrette successivamente con un intervento ambulatoriale. E' infine possibile una imprevedibile reazione ipertrofica o cheloidea conseguente anche ad una altrettanto imprevedibile iper reattività ai punti di sutura interni. PATOLOGIE CONTEMPORANEE Spesso all'alterazione estetica si accompagna una patologia più o meno grave della mammella (mastopatia cistica o fibrocistica, tumori benigni o maligni) che sarà trattata contemporaneamente o in caso di diagnosi maligna in separata sede. Tali patologie possono condizionare il risultato estetico mono o bilateralmente. La presenza di una retrazione dei capezzoli (capezzoli invagi nati o introflessi) potrà essere corretta contemporaneamente al seno stesso ma a volte con una compromissione del futuro allattamento. Qualsiasi dubbio potrà essere chiarito dal chirurgo prima dell'intervento LETTO, COMPRESO E SOTTOSCRITTO Luogo:????? Data: ??../???../???.. Sig./ra ????????????????????. Firma: ???????????????????? N.B. So che eccessivo consumo di alcool, droga e fumo di sigarette possono compromettere il processo di guarigione post-operatoria. Firma del Paziente: ????????????????.. |
rosa
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05 giugno 2013 10.58
ciao sono una mamma di due gemelli ho 29 anni da quando ho partorito il mio seno e aumentato di 2 taglie ora porto la 7, a me nn piace il seno grande,anche quando ero signorina volevo ridurlo non mi piace,quando viene l'estate ho l'ansia.vorrei ridurlo di 3 taglie,quanto mi verrebbe a costare?grazie
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14 maggio 2013 22.17
Credo che la soluzione giusta per lei , visto che non desidera la soluzione con l'inserimento di una "protesi mammaria" è una semplice "Mastopessi" con sospensione della parte inferiore della ghiandola mammaria sul polo superiore attacato alla fascia del muscolo pettorale. Il risultato finale è molto naturale e gradevole ed ha il vantaggio di avere solo la cicatrice verticale e quella peri-areolare. Se desidera ulteriori informazioni, non esiti di contattarmi al No. 349-3559854. Grazie.
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1 messaggio ![]() |
14 maggio 2013 21.35
Sono d'accordo col Dr Giovanni Ponzielli, aggiungo che spesso si può evitare la protesi usando il proprio tessuto ghiandolare per creare un "autoprotesi" con lembo di ribeiro o similari.
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Emy
2 messaggi ![]() |
14 maggio 2013 18.11
io ho una 3 scarsa e possibile di fare qualcosa senza usare i protesi?
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38 messaggi ![]() |
14 maggio 2013 18.06
Probabilmente necessità di un intervento di mastopessi che oltre a consentire il sollevamento del seno, permette di eliminare le smagliature comprese nella cute da rimuovere. L'utilizzo contestuale di una protesi consente di distendere le smagliature residue e di renderle meno visibili. Entri nel mio sito professionale www.chirurgia-estetica-Milano.it dove alle voci mastopessi e mastopessi con protesi può trovare quello che sta cercando. Dr Giovanni Ponzielli
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Emy
2 messaggi ![]() |
14 maggio 2013 17.57
salve ho 30 anni, ho avuto una bimba a 17 anni, e mi sono rimasti dele smagliature al seno, e tutto in giu,è possibile sapere cosa e meglio fare per me? e quanto mi costa
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dany
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28 marzo 2013 19.46
buonasera,chiedo un ultima cosa...mi date qualche info x chirurgo valido in Veneto?grazie
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8 messaggi ![]() |
27 marzo 2013 11.03
Dopo 15 giorni con la "medicazione della mezza pallina di Ping-pong" il capezzolo rimane fuori in maniera permanente senza più rientrare. Ulteriori spiegazioni sulla metodica le posso fornire a voce durante un'eventuale visita preliminare.
Cordiali saluti Dott. Maximilian Dembinski M.D. Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (Plastic-Aesthetic Surgeon) " Una professione scelta per passione, svolta con amore. il privilegio quotidiano di vivere gli incontri e i rapporti attraverso le mani. L?emozione di un contatto che racchiude in ogni gesto la cura e l?attenzione della persona ?. VISITA SU APPUNTAMENTO A Milano: Via G. Donizetti,12 (Zona P.zza 5 Giornate) A Pavia: Via Del Carmine, 3 (Centro storico) Tel. (+39) 349-355.98.54 E-mail: maxdembi@gmail.com PEC: maxdembi@postacert.vodafone.it Web. www.chirurgiaesteticamax.com |
38 messaggi ![]() |
27 marzo 2013 06.49
buongiorno Dani, dunque deve sapere che il capezzolo risulta introflesso ( di grado variabile ) a seguito di una malformazione dei dotti galattofori ( che veicolano in certe condizioni la secrezione dei vari componenti della ghiandola mammaria, all'esterno attraverso il capezzolo ). Gli interventi per la sua correzione sono molteplici, ma devono prevedere l'interruzione dei dotti galattofori così da "liberare" il capezzolo trattenuto. L'intervento è relativamente semplice e può essere integrato anche da un aumento di volume ad esempo con grasso autologo ( basta una piccola iniezione....sia per il prelievo che per il filling ). L'insiccesso del suo primo approccio è sicuramente dovuto a correzione "inadeguata"....se desidera che valuti il suo caso mi contatti pure le lascio cell e mail ( 335459194 giovanni.ponzielli@gmail.com. buona giornata dr Ponzielli
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dany
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26 marzo 2013 22.34
grazie Dott. per la cortese risposta...scusi non ho capito una cosa...passati i 15 giorni il capezzolo rimane fuori o torna come prima??e metodo mezza pallina di ping pong cosa significa??il chirurgo non me ne ha parlato....ora che arriva l estate vorrei sistemarmi...grazie ancora
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26 marzo 2013 22.10
Probabilmente, perche sono saltati i punti interni che, se eseguiti con la tecnica giusta, dovrebbero tenere in estroflessione in capezzolo per almeno 15 giorni con il metodo della "mezza pallina di Ping-pong"...
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dany
3 messaggi ![]() |
26 marzo 2013 20.26
buonasera,io ho un problema piccolo ma che mi crea non poco disagio...ho il capezzolo sinistro introflesso...qualche anno fà ho fatto l'intervento ma senza risultato..il chirurgo inizialmente ha detto sono saltati i punti interni poi ha detto"non c'è pelle"..secondo il vostro parere perchè non si è sistemato?grazie x la cortese risposta...
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8 messaggi ![]() |
26 marzo 2013 22.27
MASTOPLASTICA RIDUTTIVA E MASTOPESSI
La Mastoplastica riduttiva è l'intervento volto a ridurre il volume di un seno eccessivamente sviluppato e pendulo La Mastopessi è l'intervento che solleva e rimodella un seno cadente (ptosi). La differenza nei due casi è che nella Mastoplastica riduttiva è prevalente l'asportazione del tessuto ghiandolare e grassoso, nella Mastopessi invece è prevalente l'asportazione cutanea con poca o nessun'asportazione di tessuto ghiandolare. In ambedue i casi si danno una nuova forma e dimensione al seno che è sollevato in alto proporzionato al fisico della paziente. All'intervento residuano tuttavia delle cicatrici cutanee inevitabili, di diversa estensione secondo l'entità del difetto e della tecnica impiegata, queste costituiscono un esito finale dell'intervento. Nella correzione di un piccolo seno si avranno cicatrici più ridotte che in un seno di notevole volume o estremamente flaccido e ptosico.. Le tecniche moderne di mastoplastica possono realizzarsi con un unica cicatrice periareolare circolare, con una cicatrice verticale, con una cicatrice ad "L" oppure con una cicatrice a "T' rovesciata. La scelta della tecnica e la conseguente cicatrice sono legati chiaramente alla discrezione del chirurgo, alla sua abilità ed alle condizioni anatomico - fisio - patologiche del seno. Se eseguite correttamente e su pazienti con normale reazione cicatriziale, le cicatrici diventano poco o pressoché invisibili in un anno circa. L'eventuale persistenza delle medesime può comportare una correzione chirurgica successiva fermo restando che la qualità delle cicatrici è legata a fattori diversi tra cui in particolare la reattività personale.BENEFICI DELL'INTERVENTO Il risultato è generalmente soddisfacente, a volte superiore alle attese. Il volume del seno viene in genere concertato con la paziente. Eventuali smagliature cutanee saranno ridotte di numero per effetto dell'asportazione di cute e migliorate per effetto della tensione del seno rimodellato. La funzione dell'allattamento generalmente permane, dopo un'eventuale gravidanza si potrebbe rendere necessario un eventuale ritocco del seno. EVENTUALI CAUSE DI INSODDISFAZIONI Si può a volte essere insoddisfatti per il volume de seno più per un'incomprensione tra paziente e chirurgo perciò è bene chiarirsi prima dell'intervento. La sensibilità dell'areola e del capezzolo generalmente non cambia, in alcuni casi può essere ridotta parzialmente e per un periodo variabile di giorni o mesi con recupero successivo, raramente in modo definitivo. Possono talvolta verificarsi alterazioni della colorazione dell'areola (discromie); tale alterazione può essere transitoria o permanente, nel qual caso potrà essere corretta con l'effettuazione di un piccolo tatuaggio. Rare sono le infezioni postoperatorie conseguenti spesso ad una raccolta di sangue, ancora più rare sono le sofferenze circolatorie cutanee o dell'areola che richiedono di una correzione successiva. L'esito cicatriziale come si è detto in precedenza è legato a tre fattori fondamentali: L'abilità del chirurgo, l'entità dell'inestetismo del seno e la reazione individuale. In genere a distanza di un anno le cicatrici sono esteticamente accettabili, spesso quasi scomparse, in caso meno positivo possono essere corrette successivamente con un intervento ambulatoriale. E' infine possibile una imprevedibile reazione ipertrofica o cheloidea conseguente anche ad una altrettanto imprevedibile iper reattività ai punti di sutura interni. PATOLOGIE CONTEMPORANEE Spesso all'alterazione estetica si accompagna una patologia più o meno grave della mammella (mastopatia cistica o fibrocistica, tumori benigni o maligni) che sarà trattata contemporaneamente o in caso di diagnosi maligna in separata sede. Tali patologie possono condizionare il risultato estetico mono o bilateralmente. La presenza di una retrazione dei capezzoli (capezzoli invagi nati o introflessi) potrà essere corretta contemporaneamente al seno stesso ma a volte con una compromissione del futuro allattamento. Qualsiasi dubbio potrà essere chiarito dal chirurgo prima dell'intervento chiamando il No. 349-355.98.54 |
Dott. Dauro Reale
27 messaggi ![]() |
26 marzo 2013 17.13
Perdoni l'errore. 3356065911
Cordiali saluti Dott.dauro Reale |